"L'anarchia ha per base, per punto di partenza, per ambiente necessario, l'uguaglianza di condizioni. Ha per faro la solidarietà; per metodo la libertà."
Noi del sottobanco come collettivo per la diffusione dell’autogestione riteniamo necessario chiarirne il concetto perchè troppe volte questa parola è stata fraintesa e il suo significato stravolto.Autogestione:apoteosi di libertà,linfa vitale,rifiuto delle gerarchie e del sudicio giogo dei palazzi di potere.Quanto sei libero oggi?Deleghi la tua vita,attraverso l’inganno del voto a elite che rincorrono denaro e successo.Altri decidono al tuo posto,cosa puoi leggere,ascoltare o vedere.Deleghi ai pochi il permesso di ferire e uccidere tuo fratello con mine e bombe,di ammazzare di dolore tuo padre dietro sbarre di metallo,di calpestare l’ultimo fiore del giardino perché troppo colorato per essere concorde con questa grigia società.Tra volti indifferenti e visi ipocriti trovo necessario un chiarimento.COS’è L’ AUTOGESTIONE?L’autogestione si pone come alternativa a qualsiasi struttura politica accentratrice,verticale e gerarchica. Essa sposta l’asse della decisionalità dai vertici dirigenti,com’è oggi,alla base dell’insieme della società. L‘autogestione è l’espressione conseguente della democrazia diretta,la quale è tale perché viene esercitata da tutti i componenti della società senza mediazioni,senza separazioni tra un corpo elitario dirigente,che decide e impone le sue decisioni,e l’enorme insieme di coloro cui spetta di eseguirle.Il problema principale degli attuali assetti politici è il potere,che separato dal resto della società,non è controllabile dalla base di tutti i cittadini ma viene diretto da partiti e istituzioni. Questi ultimi ottengono legittimità attraverso il voto politico,,che si traduce in una vera e propria designazione di potere. Infatti è reso impossibile l’intervento popolare sugli organi e gli organismi decisionali,che di conseguenza possono fare il buono e il cattivo tempo.La democrazia rappresentativa ha cosi sancito e istituito il potere separato di un’oligarchia,il cui compito è quello di esercitare il comando del governo al pari di ogni dittatura o monarchia.L’autogestione,al contrario,elimina ed esclude completamente ogni forma di potere separato.Il suo principio fondamentale è che la società non va né diretta né governata né sottomessa ,ma lasciata libera di esprimersi.Il governo,cioè la funzione sociale della decisionalità,va trasferito dall’alto dei comandanti,siano essi rappresentanti eletti,re designati per censo o dittatori imposti con la forza,al basso dell’insieme di individui che compongono la società.COME FUNZIONA?L autogestione,essendo basata sul principio della partecipazione diretta e paritaria di ogni individuo,non usufruisce di strutture gerarchiche definite su differenze di ruoli,ma istituisce momenti in cui i diretti interessati,esprimendo liberamente il proprio pensiero,stabiliscono concordemente cosa si debba o si possa fare,L’unico strumento per realizzare a pieno tutto questo è l’assemblea,in cui le decisioni non possono che essere consensuali e realmente dettate dalla volontà popolare.L’autogestione quindi è luogo simbolico e concreto in cui la comunità si riconosce,si ritrova ,si confronta,si modifica,si definisce e decide per se stessa,senza demandare a poteri di alcun tipo i compiti della gestione,che la riguardano direttamente.Per riuscire al meglio un assemblea deve presupporre due elementi di partenza.La prima condizione è che tutti debbano essere informati adeguatamente riguardo i temi che saranno trattati nel corso dell’assemblea,per far si che la decisione collettiva sia presa da tutti con la massima consapevolezza.La seconda condizione presuppone che l’assemblea non sia eccessivamente numerosa.ALLORA COME FARE A REALIZZARE L’AUTOGESTIONE SU GRANDE SCALA?L’autogestione comporta la formazione di una rete organismi diversificati,ognuno con un’autonomia riconosciuta,in contatto e in relazione con gli altri.PER CHI DICE CHE L’AUTOGESTIONE NON E’ POSSIBILE:• Il Chiapas,intera regione del Messico,la cui vastità è pari al territorio di Calabria,Campania,Liguria,Puglia,Basilicata e Abruzzo messe insieme,è insorto nel1994 e sono ormai12anni che si autogestisce. In quest‘area sono autogestiti:ospedali,scuole,cliniche,campi collettivizzati. Nel corso di questi12anni tante malattie sono sparite,i contadini si sono riappropriati delle terre e le scuole sono divenute davvero accessibili a tutti.• Il 20dicembre del 2001 in Argentina prese vita una rivolta popolare che portò alla realizzazione di concrete forme di autogestione. Infatti oggi vi sono circa200fabbriche autogestite e circa15000 lavoratori che prendono parte a questa esperienza di lavoro collettivo. Ovunque sono scomparse le gerarchie interne e le entrate vengono suddivise in parti uguali tra i lavoratori.• Dal 1935 al 1937 a Barcellona,nel corso della rivoluzione spagnola,furono autogestiti i trasporti urbani,come tram,metro e autobus,le ferrovie,l’elettricità e le agenzie marittime. Durante questo periodo la produzione agricola aumentò fortemente e per le strade della città si contavano giornalmente almeno100 tram in più rispetto a quelli normalmente in servizio.Per tutte queste ragioni pensiamo che l’autogestione debba essere conosciuta e concepita come la piena realizzazione della libertà.Pertanto ribadiamo l ‘ importanza di aree autonomamente gestite dagli studenti all’interno delle strutture scolastiche(le cosiddette aule autogestite).Infatti si intende realizzare nel piccolo ciò che “noi stupidi sognatori,persi nel nostro inutile vagheggiamento di realtà utopiche,ci illudiamo di portare a termine.”
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